Il Museo del Tartufo di San Giovanni d'Asso: Un Percorso Multisensoriale tra Storia e Tradizione
Situato nel suggestivo borgo di San Giovanni d'Asso, tra le Crete Senesi e la Val d'Orcia, il Museo del Tartufo è un luogo unico in Italia, dedicato a celebrare il prezioso tartufo bianco, noto come "il diamante delle Crete". Questo museo offre un'esperienza immersiva e multisensoriale alla scoperta del tartufo, un prodotto tanto pregiato quanto misterioso, esplorando la sua storia, le sue caratteristiche scientifiche e i suoi usi gastronomici.
Storia del Museo e il Tartufo nelle Crete Senesi
Il Museo del Tartufo di San Giovanni d'Asso, inaugurato all'interno dei sotterranei dell'antico castello trecentesco del borgo, è il primo museo in Italia interamente dedicato a questo tesoro naturale. La zona di San Giovanni d'Asso, famosa per la sua produzione di tartufi, è una delle aree più ricche di questo prodotto pregiato, soprattutto del tartufo bianco, considerato una delle gemme della gastronomia italiana.
Secondo la leggenda, il tartufo nacque da un fulmine scagliato da Giove vicino a una quercia, spiegando così il legame tra questo fungo ipogeo e le querce, uno degli alberi sotto cui il tartufo si sviluppa. Questa affascinante storia viene raccontata nella prima sezione del museo, che si concentra sul "mistero del tartufo" e sulle sue varie interpretazioni storiche e mitologiche.
Un Museo Multisensoriale: I Cinque Sensi alla Scoperta del Tartufo
Il percorso espositivo del Museo del Tartufo si sviluppa su una superficie di 250 metri quadrati, suddivisi in tre principali sezioni. La prima sezione è dedicata alla storia e al mistero del tartufo, esplorando il modo in cui il tartufo è stato percepito e studiato nel corso dei secoli. Da credenze popolari e superstizioni a scoperte scientifiche, questa parte del museo offre un viaggio nel tempo che mette in luce l'importanza di questo fungo.
La seconda sezione, denominata "Il tartufo e i sensi", offre ai visitatori un'esperienza unica: un percorso che coinvolge tutti e cinque i sensi. Qui, il visitatore è invitato a esplorare:
- Il tatto, tramite un'esperienza in cui si manipolano orci e altri oggetti utilizzati durante la raccolta del tartufo.
- L'udito, grazie a suoni che richiamano l'attività del cane da tartufo e del vanghetto utilizzato per scavare.
- Il gusto, con piccoli assaggi che permettono di percepire le diverse sfumature aromatiche del tartufo.
- L'olfatto, attraverso l'installazione chiamata "odorama", una giostra olfattiva che mette alla prova la capacità del visitatore di riconoscere il profumo unico del tartufo.
Questa parte del museo è una vera immersione sensoriale che offre una comprensione più profonda delle caratteristiche distintive del tartufo e della sua interazione con i sensi umani.
Il Tartufo a Tavola: Tradizioni Contadine e Altoborghesi
L'ultima sezione del museo, "Il tartufo a tavola", è dedicata all'aspetto gastronomico del tartufo. Qui vengono illustrate le tecniche di raccolta, conservazione e preparazione del tartufo, con particolare attenzione alla cucina tradizionale toscana. Il visitatore può esplorare due ricostruzioni storiche di ambienti culinari: una mensa contadina, dove il tartufo veniva cercato e preparato con ingredienti semplici, e una mensa altoborghese, dove il tartufo era servito come prelibatezza esclusiva.
Inoltre, viene dedicato uno spazio alle erbe selvatiche, un complemento fondamentale nella cucina delle società tradizionali, spesso utilizzate insieme al tartufo per arricchire i piatti.
"L’Orto di Sesto" e il Percorso Naturalistico all’Aperto
Oltre alle esposizioni interne, il Museo del Tartufo si espande all'aperto con il Centro di Documentazione, che include "L’Orto di Sesto". Questo orto sensoriale permette di scoprire l'habitat naturale dei tre principali tipi di tartufo presenti nel territorio: il Tartufo Bianco Pregiato, il Tartufo Bianchetto (o Marzuolo) e il Tartufo Scorzone Estivo. Attraverso un percorso naturalistico, i visitatori possono comprendere meglio l'ambiente e le piante che favoriscono la crescita del tartufo.
Informazioni Utili per Visitare il Museo del Tartufo
- Indirizzo: Piazza Gramsci 1 (Castello Comunale), 53020 San Giovanni d'Asso, Italia
- Orari di Apertura: Da marzo a novembre, il museo è aperto il venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 18:30. Durante la Mostra del Tartufo Bianco e del Tartufo Marzuolo, il museo rimane aperto.
- Biglietti:
- Prenotazione: € 1,00
- Intero: € 5,00
- Ridotto (bambini 6-12 anni e gruppi): € 3,00
- Gratuito per bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore, giornalisti accreditati, guide con patentino e residenti nel Comune di Montalcino.
FAQ sul Museo del Tartufo di San Giovanni d'Asso
- Dove si trova il Museo del Tartufo?
Il Museo del Tartufo si trova a San Giovanni d'Asso, frazione di Montalcino, nel cuore delle Crete Senesi, in provincia di Siena. - Quali tipi di tartufo sono esposti nel museo?
Il museo illustra tre varietà principali di tartufo presenti nella zona: il Tartufo Bianco Pregiato, il Tartufo Bianchetto o Marzuolo e il Tartufo Scorzone Estivo. - Quali esperienze offre il museo?
Il museo propone un percorso multisensoriale che coinvolge il tatto, l'udito, il gusto e l'olfatto, con un'esperienza particolare chiamata "odorama" dedicata all'olfatto. - Quanto costa l’ingresso al museo?
Il biglietto intero costa € 5,00, mentre i biglietti ridotti costano € 3,00. L'ingresso è gratuito per bambini sotto i 5 anni, disabili con accompagnatore e residenti nel Comune di Montalcino. - Quando è il momento migliore per visitare il museo?
Il periodo ideale per visitare il museo coincide con la Mostra del Tartufo Bianco (autunno) e la Mostra del Tartufo Marzuolo (primavera), quando il museo offre aperture speciali e eventi dedicati. - C'è un percorso naturalistico legato al museo?
Sì, il Centro di Documentazione e "L’Orto di Sesto" offrono un percorso sensoriale e naturalistico per esplorare l'habitat naturale dei tartufi e le erbe spontanee.
Conclusione
Il Museo del Tartufo di San Giovanni d’Asso non è solo un luogo dedicato alla scoperta di un prodotto pregiato, ma un vero e proprio viaggio nei sensi, nella storia e nella cultura di una delle eccellenze gastronomiche italiane. Una visita qui offre un'esperienza unica che combina natura, tradizione e gusto, rendendolo una meta imperdibile per gli appassionati di gastronomia e della Toscana più autentica.